Al posto del tablet scopre di aver acquistato del sale da cucina, marino per la precisione.
Eppure c’è sempre qualcuno che ci casca, nonostante ormai sia stato coniato pure il modo di dire a ricordare la truffa, cioè quel “rifilare il pacco” ben indicativo. Perché in effetti, il cliente che crede d’aver fatto un affare si accorge di essere stato truffato allorquando apre, per l’appunto, un pacco. Accade ovunque ma soprattutto negli autogrill. E ne sanno qualcosa al Secchia ovest dove la settimana scorsa un ingenuo acquirente era caduto nella trappola: si era fatto tentare da un’offerta veramente vantaggiosa, un bel tablet nuovo della Samsung a solo duecento euro. Quando si è deciso e ha sborsato il denaro, i rivenditori, molto abilmente, hanno scambiato il borsello “originale” dove era custodito il tablet, con un altro, identico, contenete una scatola di sale. L’uomo , dopo la fregatura, ha avvisato la polizia stradale Modena nord che ha raccolto testimonianze, scoperto quale auto utililizzassero i truffatori e ha atteso il loro ritorno in scena. I truffatori non si sono fatti attendere e per loro, tre giovani napoletani con una infinità di precedenti specifici, è scattato il cosiddetto foglio di via.



