Alla scuola dell’infanzia “Menarini” purtroppo è stato segnalato un caso di SCABBIA. La scabbia è una infezione della pelle altamente contagiosa e legata all’acqua.E’ causata da un parassita difficilmente visibile ad occhio nudo, della famiglia degli “acari”. Esso si infiltra sotto la pelle e provoca pruriti e arrossamenti molto intensi e fastidiosi che possono fare pensare ad una reazione allergica. Il parassita è presente sia negli animali che nell’uomo e si può trasmettere vicendevolmente fra più esseri viventi. La malattia si trasmette dopo il contatto prolungato con la pelle o con oggetti contaminati dal parassita. Le scuole sono ambienti potenzialmente molto pericolosi e che agevolano la diffusione del contagio. L’incubazione dura da quattro a sei settimane prima di dare sintomi di malattia.Purtroppo dopo che la malattia è stata debellata occorrono tempi altrettanto lunghi affinché gli effetti della prurigine e dell’arrossamento scompaiano.
La scabbia è una malattia contagiosa che si rivela e propaga in situazione di scarsa igiene ambientale e personale e in luoghi affollati trova la sua migliore diffusione.
La malattia è causata da diverse specie di acari, ma specialmente dall’acaro di sesso femminile della scabbia (Sarcoptes scabiei). La trasmissione avviene tramite contatto diretto da persone o animali domestici che risultavano già infetti. La femmina scava dei cunicoli nell’epidermide nei quali depone ogni giorno 1-3 uova, morendo dopo 1-2 mesi; alla nascita dei nuovi acari, questi creano a loro volta dei cunicoli. Si afferma che vi sia un’infezione quando si mostrano 10-15 femmine, ma nei casi peggiori si può assistere anche alla presenza di migliaia di esemplari.Di tutte le uova depositate si stima che solo l’1% o meno diventi adulto.
Molto importante nella prevenzione della scabbia è la PULIZIA DEI LOCALI !
Pertanto in una comunità scolastica risulta essere fortemente consigliata, se non addirittura “prescritta” in caso di insorgenza della malattia, la disinfestazione e accurata pulizia dei locali anche con frequenza ravvicinata.
La scabbia normalmente si cura con la “permetrina” , un farmaco che risulta efficace dal collo in giù, unitamente alla igiene dei luoghi e alla disinfestazione di letti, materassi e indumenti . Il lavaggio a 60° permette di debellare l’acaro e le conseguenti larve che , se non vengono uccise, tendono a proliferare con altre uova sempre più in profondità nella pelle con graduale aggravarsi dello stato della malattia e dei sintomi.
Il trattamento solitamente coinvolge tutte le persone che vivono a contatto con l’ammalato cui è vietata la frequentazione scolastica fino a completa e certificata guarigione.
A Budrio abbiamo visto i cartelli di avviso e prescrizione ma non siamo a conoscenza se saranno prese precauzioni di igiene ambientale suppletive e straordinarie per rendere più sicuri gli ambienti da possibile diffusione del contagio.



