In questi giorni è in arrivo la lettera della HERA , incaricato come gestore della riscossione del Comune di Budrio della TARI, la tassa sul servizio rifiuti.
Si tratta della seconda rata in scadenza al 30/09/2014.
Già in occasione della prima rata era sorta una polemica riferita ai tanti Soggetti risultanti “a credito di imposta” nei confronti dell’erario, per cui ci si chiedeva il motivo per il quale non si potesse procedere a “compensazione” credito/debito, prevista dalla normativa fiscale.
Solo dopo sollecitazione della nostra testata e dopo interventi di alcuni cittadini, anche su piattaforma Social, il servizio Tributi di terre di Pianura, confermò che si potesse procedere alla compensazione , indicando di respingere l’eventuale prelievo in conto (RID) e provvedere a compilare l’F24 relativo con poste in compensazione.
Una attività che però fu comunicata a ridosso della scadenza (31-luglio) e pertanto di difficile e complicata gestione per tanti.
Infatti molti, rassegnati, pagarono pur essendo creditori verso l’erario.
Ora ci si aspettava che l’Ente gestore, doverosamente informato dal Comune, provvedesse a fare le rettifiche e a inserire in busta recapitata agli utenti sia l’opzione di prelievo a saldo con RID, che il modello F24 in caso di compensazione debito/credito.
Ma se questo fosse atto troppo, sarebbe quanto meno stata NECESSARIA una indicazione in Bolletta BEN EVIDENZIATA che desse istruzioni a quei Soggetti rientranti nella fattispecie appena descritta di CREDITO VERSO L’ERARIO.
INVECE NULLA !
Questo non ci sembra il modo giusto di dare un servizio ai Cittadini.
Peraltro sarebbe interessante capire in base a quali legittimazioni specifiche sia stato consentito a HERA di procedere agli ADDEBITI e PRELIEVI RID, visto che risulterebbe che nessuno abbia fornito specifiche firme per il prelievo riferito alla tassa in questione (TARI) e quindi HERA stia operando con deleghe riferite ad altri servizi specifici attivi con il Cliente (per esempio fornitura gas ed energia elettrica). Vogliamo ricordare che qualsiasi attività di prelievo e richiesta di pagamento NON SPECIFICAMENTE AUTORIZZATA e INDIVIDUATA risulta attività NON AUTORIZZATA, paragonabile quindi ad un abuso o ad un illecito, Sarebbe interessante che la Magistratura indagasse sul caso specifico e chiarisse se non vi siano atti/ comportamenti di abuso e/o di illecito in danno dei cittadini e in lesione di diritti individuali riconosciuti dall’ordinamento italiano e dalla legge bancaria.
Detto questo, ancora una volta, si evidenzia una gestione vessatoria nei confronti dei cittadini e poco , se non per nulla, rivolta alla tutela dei cittadini medesimi.
Ci riferiamo anche alle tante situazioni riferite ai Cittadini che non sono in condizione e grado di comprendere la contorta burocrazia vessatoria che contraddistingue da sempre il rapporto con lo Stato, in particolare con il Comune di Budrio, che da questo punto di vista è un pessimo interprete della trasparenza nei confronti della Cittadinanza.
Ci aspettiamo un pronto intervento in rettifica della posizione sopra denunciata, come anche una indagine della Magistratura sui comportamenti tenuti da HERa riguardo alla riscossione del tributo attraverso il sistema di autorizzazione di prelievo in conto (RID).



