II Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, nell’ambito dell’azione di servizio a tutela dell’economia legale, ha intensificato l’attività tesa anche al contrasto della contraffazione, della pirateria e della circolazione di prodotti insicuri. Tali illeciti, infatti, oltre a distorcere le regole della concorrenza ed a sottrarre risorse al fisco, si sostanziano molto spesso in condotte pericolose per la salute dei cittadini.
E’ quanto emerso anche negli interventi eseguiti dalle Fiamme Gialle del II Gruppo di Bologna nell’operazione di servizio “original”, che ha visto impegnati in un solo giorno oltre 50 finanzieri nella città felsinea ed in vari centri della provincia, in particolare ad Imola, a Molinella ed a Vergato.
Sono stati eseguiti una serie di controlli presso capannoni, esercizi commerciali, nonché copisterie operanti nelle adiacenze della sede universitaria.
Sono stati rinvenuti in alcuni casi capi di abbigliamento contraffatti, in altri prodotti realizzati in violazione al codice del consumo ed alla marchiatura “CE” non conforme ai requisiti imposti dalla normativa nazionale e comunitaria.
Le attività hanno dato luogo al sequestro di oltre ventimila prodotti irregolari o pericolosi per la salute, quali articoli ed accessori di moda, giocattoli, materiale elettronico, bigiotteria, accessori per telefonia e personal computer, orologi, addobbi natalizi ed occhiali. Sono stati altresì sequestrati libri riprodotti in violazione alle norme sul diritto d’autore.
Alcuni capi di abbigliamento sequestrati erano contraddistinti da cartellini con l’indicazione made in Italy mentre provenivano ed erano stati realizzati in Paesi Asiatici. Per nascondere la reale origine, erano state parzialmente tagliate le relative targhette interne.
Sono stati segnalati 3 soggetti all’Autorità Giudiziaria e 7 commercianti, alcuni di nazionalità cinese, alla locale Camera di Commercio per l’irrogazione delle previste sanzioni.
La lotta al falso ed ai prodotti insicuri continua ad essere una delle priorità operative della Guardia di Finanza, per la plurioffensività e la diffusione di tali fenomeni, e proseguirà con ulteriori attività tese a ricostruire i passaggi delle “filiere” illecite, dalla produzione alla commercializzazione.