Vedere in via Edera le transenne dove prima sorgeva un supermercato che creava aggregazione e servizi, è un po’ una tristezza. Vero che l’Impresa privata può andare dove crede e se la COOP ( non dimentichiamo COOP Società cooperativa a larga partecipazione mutualistica) ha inteso, per i suoi piani di opportunità economica scegliere le Creti per trasferire il proprio insediamento, nulla “quaestio” , però al momento della scelta che comportava anche autorizzazioni comunali verso la nuova area e gestione della pratica urbana precedente, forse bisognava essere più incisivi contrattualmente nel determinare patti non solo verbali di assicurazione, ma anche scritti, per la gestione adeguata della area lasciata oggi in abbandono. Invece solo impegni “verbali” alla urbanizzazione che Coop aveva preso affidando a una sua Società controllata la realizzazione di opere di edilizia civile e impegnandosi ad un futuro Negozio di servizio per dare continuità alla presenza di area. Purtroppo la Società è fallita e l’area è rimasta in “abbandono”.
I Cittadini di quella zona sentono ovviamente la mancanza di un servizio e comunque è innegabile che una area importante in abbandono sia segno di degrado e negatività.
Le soluzioni non spetta a noi proporle ma è noto che esistono varie ipotesi a costo zero che potrebbero essere attivate per ridare vitalità e decoro civile e urbano a quella zona, anche promuovendo bandi e proposte di idee per sviluppare lavoro di impresa teso al kilometro zero e alla gestione di eventi di valorizzazione del territoirio e delle colture locali e/o imprese agricole locali.
Naturalmente questo compito compete alla amministrazione preposta e sarebbe utile vedere passi in avanti senza rimanere in attesa di azioni da parte di Coop che ha evidentemente mostrato scarsissimo interesse a produrre soluzioni in quel contesto.



