Procura e Finanza stanno concentrando in modo particolare le indagini sulle consulenze regionali, che costituiscono il budget più corposo assegnato ai gruppi consiliari e rappresenta un terzo del denaro utilizzato nel periodo maggio 2010 – dicembre 2011, quasi due milioni di euro per consulenze su un totale di cinque milioni e mezzo contestati sono al vaglio degli inquirenti. In questi 19 mesi alla voce consulenze, collaboratori a progetto, occasionali, con funzioni di supporto, dipendenti a tempo e consulenti esterni, il Pd, con i suoi 24 consiglieri, è il gruppo che ha speso nettamente di più con 680 mila euro, seguito dalla Lega Nord con 215 mila euro per 4 consiglieri, da Sel e M5S, entrambi con due consiglieri, appaiati a 195 mila, dal Pdl con 130 mila per 11 eletti e infine dall’Udc, un consigliere e 74 mila euro spesi a quanto pare solo per collaboratori. Sulle consulenze professionali è già intervenuta la Corte dei Conti che ha contestato per il 2012, praticamente a tutti i gruppi, irregolarità pari a 290 mila euro. Tra i collaboratori ci sono parenti e amici e il sospetto che ci sia stato finanziamento occulto ai partiti per l’esistenza di consulenze fatturate in modo fittizio, c’è anche il sospetto che alcuni collaboratori non si presentassero nemmeno in regione ma percepissero ugualmente lo stipendio. Le indagini continuano…