Ancora una volta siamo costretti a tornare sull’argomento FURTI, EFFRAZIONI e , più in generale CRIMINALITA’ quotidiana .
In Via EICHENAU viene segnalato un tentativo di furto, peraltro l’ultimo di altri sempre nella stessa abitazione.
Evitiamo di dare qui indicazioni precise e di identità, ma la cosa più brutta che questi atti procurano, è l’ansia per chi abita in casa di non sapere come difendersi e come dare tranquillità ai figli e alla famiglia.
Prendendo a prestito una affermazione di un commento, “TI RUBANO LA SERENITA’ “.
Questo è veramente spiacevole e pone diversi interrogativi che poi ricadono anche sulla sicurezza del territorio.
Il territorio metropolitano di Budrio è vasto ed è composto morfologicamente da Campagna e da fabbricati rurali, nelle frazioni, e da un agglomerato urbano centrale in Budrio, che comunque si estende a campana limitrofa.
Le zone di Budrio maggiormente colpite sono quelle evidentemente più prossime alla Campagna, la Zona delle Creti, quella della stazione, quella ella Ex Coop , quella limitrofa alla nuova trasversale di Pianura. Invece Vigorso, Mezolara, Vedrana, la Viazza sono interessate già da tempo a visite periodiche di ladri nomadi che rompono, effraggono, perlustrano, mettono sottosopra, anche in pieno giorno, e portano via tutto ciò che può avere valore commerciale.
E’ una situazione davvero preoccupante e le resistenze offerte sono sempre poco efficaci.
Più volte abbiamo evidenziato che un piano della sicurezza del territorio non potrà mai essere svolto con autonomi, singoli investimenti, ma debba essere un elemento strategico di azione comune.
Ad esempio un monitoraggio ampio con sistemi di videocamere fish-eye permetterebbe a basso costo di avere un controllo più facilitato e strumenti di indagine visuale che sarebbero, in primis, un deterrente, e a seguire uno strumento utile alle identificazioni di ladri e balordi in genere.
Crediamo che i cittadini casomai non si tirerebbero indietro ad un minimo esborso per garantire questo tipo di intervento , decisamente il più economico ed efficace rispetto a qualsiasi altro.
Poi bisognerebbe fare una riflessione molto seria sul tema della sicurezza in generale che richiede una importante presa di coscienza da parte di tutti che le nostre Città, i nostri luoghi di vita, richiedono una gestione diversa che sia preventiva e deterrente rispetto al fenomeno della criminalità più fastidiosa che è appunto quella della quotidianità e della micro-criminalità.
Città pulite, senza degrado urbano, senza accattonaggio , con controllo e monitoraggio costante delle polizie di vario genere, con presenza visibile sulle strade di forze dell’ordine, sono deterrenti molto forti, per cui, i criminali di strada, solitamente bande organizzate in situazioni che si devono consumare in una frazione di tempo controllata , scelgono posti dove vedono minore questo tipo di presidio.
Il periodo che stiamo vivendo induce insicurezza e la crisi morde, per cui anche la criminalità aumenta, sia quella italiana che quella da paese limitrofi.
Un fenomeno a parte merita poi l’annoso problema del nomadismo che ciclicamente porta gente apolide e girovaga in luoghi e città, operando con sistematica aggressività e metodo.
Abbiamo voluto capire cosa avvenga in Paesi dove il fenomeno è stato da tempo tenuto sotto controllo e la nostra giornalista di strada da Berna , Margherita Accherer, ci invia la seguente dichiarazione.
” da noi il nomadismo è controllato, come sono controllati accessi e spostamenti di gente che entri in città. Il Sindaco di Berna ha indetto un registro di persone non stabili che controllano identità ed eventuale “pericolosità sociale” delle persone che transitano sul territorio. Berna ha attuato da tempo un programma di pulizia e decoro della città affidando a volontari anziani e pensionati , oltre che a gruppi di volontariato giovanile reperito nelle scuole primarie e secondarie in esecuzione di un programma educativo che ha base nell’apprendimento e contemporaneo insegnamento del “savoir vivre” civile.La nostra Città è cosmopolita ed è aperta ad ogni cultura e religione, ma tutti devono rispettare la legge federale e si devono comportare secondo le regole del vivere comune in uso. In un posto pulito, che dia il buon esempio, che sia aperto al dialogo e accogliente, si crea di per sé facilità di approccio alle regole. La nostra Berna è diventata nell’ultimo decennio una città ricca di spettacoli multiculturali, di eventi e di giovani che trovano occasione di sperimentare esperienze e relazioni di vita e di lavoro e professione varie e articolate, con grande semplicità. Abbiamo avviato il laboratorio delle arti e dei mestieri , un capannone in centro Città, tecnologicamente assistito, dove è possibile partecipare a programmi di formazione ad arti e mestieri, gestiti direttamente dalle stesse Aziende del territorio. Per esempio l’arte orologiaia, per dirne una per la quale la Confederazione Svizzera è famosa. In queste situazioni non ci sono impedimenti burocratici, permessi da chiedere e tasse da pagare, basta compilare un modulo di iscrizione ed essere identificati, poi tutto fila liscio e, una volta lasciata la autorizzazione della Privacy, quel modulo vale per qualsiasi altra iniziativa quella persona volesse svolgere in tutta la Confederazione, attraverso l’ID digitale di appartenenza. Berna è una vera SMART CITY. Da noi il controllo video del territorio è integrato con i mezzi di sicurezza del territorio, per cui la federazione concede particolari agevolazioni per l’installazione di sistemi di video controllo , a fronte delle quali agevolazioni, chiede di potere avere una centrale di controllo per immagini gestita dal presidio di polizia del territorio, in remoto. Un sistema che ha costi di installazione molto contenuti, partecipati dalla federazione in varie forme , ma sostenuti dai Privati, e un controllo molto economico centralizzato, che permette a poche unità operative di avere una visione molto ampia del territorio di Berna. Questo ha consentito di avere una drastica riduzione della micro-criminalità e una percezione di sicurezza nella vita della gente, che infonde serenità.”
Questo è solo per dare un contributo di esperienza che possa servire a comprendere che “FARE” è possibile… basta solo avere una visione politica illuminata e una strategia del territorio mirata.
Noi a Budrio abbiamo in questo momento una situazione di importante allerta che richiede massima attenzione e anche un approccio più deciso al problema.