di Gaetano Memmola
Sindaco, può raccontarci , a Suo credere e oltre le spiegazioni già espresse, il motivo per cui PIZZOLI ha deciso di migrare a San Pietro in Casale?
Non saprei cosa aggiungere a quanto già detto. L’Imprenditore ha deciso di fare scelte diverse da quelle a suo tempo definite in un percorso che aveva visto il massimo impegno del nostro Comune a fornire ogni supporto alla famosa Azienda budriese.
Rientra evidentemente nella sfera del libero arbitrio e sicuramente Pizzoli avrà trovato “vantaggioso” migrare una attività produttiva in altro Comune bolognese. Noi, come noto, avevamo fatto ciò che era stato programmato e già da tempo avrebbe potuto iniziare a realizzarsi l’insediamento produttivo nel quale la stessa Pizzoli aveva già economicamente investito acquistando titolarità di un rilevante pezzo di area.
Lei pensa che ci sarà perdita di occupazione nel territorio e di lavoro nell’indotto?
Non penso ci saranno ripercussioni a livello di occupazione in territorio budriese, peraltro non è ancora chiaro cosa intenderà fare davvero la Pizzoli, che potrebbe mantenere anche lo status attuale in territorio budriese, pur dando vita al nuovo opificio fuori dal Comune di Budrio medesima. Quanto all’indotto, è noto che da tempo l’agricoltura locale è scarsamente interessata da rapporti di fornitura con la Pizzoli .
Noi abbiamo cercato di avere notizie direttamente dalla Pizzoli ma l’Azienda non ha ritenuto di fornire altro che un comunicato stampa, cosa accadrà quindi ora?
La Pizzoli probabilmente inizierà la costruzione del nuovo opificio e proseguirà nella attuazione del programma già definito, che non ha più visto Budrio parte del nuovo programma di investimento infrastrutturale, ma certamente Pizzoli e Budrio manterranno il legame di buona tradizione che li lega da anni.
Venendo ad aprire al futuro, come vede Lei, Sindaco, il rapporto con l’INAIL di VIGORSO e quali prospettive potranno configurarsi per sfruttare la eccellenza di questa Azienda per creare nuove opportunità?
L’INAIL di Vigorso è una certezza per questo territorio e noi dobbiamo fare di tutto affinché si sviluppino sinergie atte a sfruttare al meglio le opportunità che questo insediamento consente. Certo è la politica Nazionale a dovere dire la sua e in questo senso e in questa ottica la futura visita del Ministro del Welfare , Poletti, a Vigorso e a Budrio, potrà aprire nuovi orizzonti, entro i quali il Comune non mancherà di fare la sua parte. L’INAIL è una eccellenza del territorio, ben oltre i confini di Budrio, e noi come Comune faremo di tutto per cercare di sviluppare opportunità che siano anche di relazione con le Imprese private , con l’importante obiettivo della crescita e del lavoro.
Il problema casa è molto sentito e la tensione abitativa in tutta la provincia è alta. Budrio non rientra fra i Comuni che offrono la possibilità di avere una “cedolare secca al 10%” in caso di canone concordato, non Le sembra che occorra provvedere a delle modifiche al fine di agevolare il mercato della locazione e la disponibilità di alloggi?
E’ vero, il problema “casa” è davvero molto importante ed è diventato fondamentale nella politica del welfare. Oramai la “tensione abitativa” non è più, purtroppo, appannaggio di Bologna capoluogo, ma è diventata una emergenza di territorio. Noi cerchiamo in ogni modo di fare il nostro ruolo e con le risorse che abbiamo operiamo per offrire soluzioni abitative alla gente che ne ha bisogno. Ma la domanda è tanta e l’offerta molto limitata. Sul discorso della tassazione riferita ai locatori in regime di canone concordato , non possiamo autonomamente decidere NOI come COMUNE di BUDRIO di riconoscere l’aliquota al 10%. Esistono precise disposizioni che consentono questa applicazione , ma mi risulta che Budrio, al momento, non rientri nelle regole per consentire questa applicazione di aliquota. Però è certo che bisognerà intervenire per arrivare a dare una risposta che non sia più riservata solo “ad alcune aree” perché, come ho già detto, la tensione abitativa oramai è un fenomeno diffuso.
Ringraziamo il Sindaco Giulio Pierini per averci concesso questa breve intervista di fine anno su alcuni temi particolarmente sentiti dalla cittadinanza.
Alla fine del nostro incontro e a margine ci siamo permessi di chiedere al Sindaco se si può sperare di non vedere uomini in strada a breve e il Sindaco ha confermato che i Servizi Sociali sono disponibili ad agire e a trovare soluzioni , ma non possono evidentemente “imporre” scelte.
Prendiamo questo come un auspicio per il Natale 2014 e speriamo che si riesca ad abbandonare la rigidità di posizioni precostituite per dare soluzione a bisogni veri.
Auguri Sindaco e Buon Lavoro



