Il dato di questa tornata elettorale,fortemente caratterizzata dall’interesse interno verso il governo, più che verso il progetto europeo, ha chiaramente evidenziato 3 punti fondamentali
1) I VOTANTI SONO STATI IL 60% DEGLI AVENTI DIRITTO AL VOTO
2) GLI ELETTORI DI SCELTA CIVICA (MONTI) SONO CONFERITI NEL PD
3) LA CONTRAPPOSIZIONE FRA MODERATI E POLEMICI HA PREMIATO I MODERATI (PD)
In un clima di grande tensione si è consumata la poca avvedutezza politica del M5S che si è suicidato posizionandosi in un vicolo stretto senza via di fuga, cavalcando l’onda del “VAFFA” e dimenticando che il 60% dei votanti è costituito sopratutto da persone che hanno propensione al voto, mediamente non giovani, tanti pensionati e, come evidenziano i sondaggi più analitici, tante casalinghe.
Ed è stato illuminante ascoltare le interviste dei servizi messi in onda da “Ballarò” proprio ieri sera, nelle quali le casalinghe evidenziavano ritrosia nei toni urlati del Grillo pentastellato all’arrembaggio i cui verbi e le cui frasi “colorite” non piacciono.
Non ha retto la ricerca della “spallata” che il M5S poneva come un obiettivo da raggiungere.
In questo il marketing del PD ha espresso il meglio di sé. I toni pacati e la elargizione degli 80 euro pre-elettorali hanno funzionato. E anche gli “endorsement” di Berlusconi non sono stati secondari. Scomparsi praticamente i Montiani che si sono trascinati dietro anche il gruppo di Boldrin (Fare x Fermare il Declino) reo di avere appoggiato una lista con appellativo simile al partito montiamo e di non avere alcun numero elettorale possibile.
Comunque il risultato netto mette in risalto la propensione degli elettori verso una opzione di compromesso e un premio a chi ha voluto dare una immagine di innovazione giovanile, oltreché mettere in tasca della gente i famosi 80 euro, anche se poi pagheremo tutti a care spese questa elargizione di marketing.
Il resto della proposta elettorale è stato vicino al nulla.
Tranne che per la LEGA, cui va dato atto di avere recuperato in modo deciso consensi, merito di una proposta chiara e leggibile che non lasciava spazio a interpretazioni. Salvini in questo è stato coerente e convinto , tanto da recuperare consensi nelle importanti aree del nord e del nord-est che hanno ancora una volta creduto nel progetto leghista di alleanza fuori dal coro europeista.
Il 6% è stato un risultato davvero rilevante di cui dovrà tenere conto chiunque voglia essere alternativo a questa corazzata del PD oggi in grande spolvero.
Ma cosa e chi vuole rapprentare questo nuovo corso del PD?
Non c’è dubbio che l’obiettivo è entrare con forza nell’area moderata e acquisirne la leadership. La scuola della vecchia e mai tramontata DC trova in Renzi il nuovo testimone che , partendo dall’interno del partito della sinistra, trova proprio consenso sul fatto che egli rappresenti il motivo di successo vero di questa area che sarebbe rimasta altrimenti emarginata.
L’apertura in aria da “compromesso storico” alle politiche Keynesiane che liberano investimenti pubblici e riaccendono spesa pubblica piace tanto al carrozzone pubblico dei consensi da posto di lavoro assicurato.
Renzi sta evidentemente rappresentando al meglio la politica del marketing politico moderno, che ha strappato al Mago del Marketing , Berlusconi, un incedibile “endorsement” a favore di Renzi.
Grillo ha perso una occasione storica e ha mostrato la sua debolezza facendola prevalere sulla sua ingenuità politica che lo aveva finora premiato. Grillo ha continuato a cavalcare l’onda della rivolta a tutti i costi e questo senza dare indicazioni chiare di programma e di identità. Un tutto contro tutti che faceva forte leva sui disgustati della politica e sui non votanti, che però, questi ultimi, hanno continuato a non votare. Purtroppo Grillo ha davvero perduto l’occasione di dare un segnale forte al ribaltone.Nel darsi ai media Grillo non ha considerato che il suo essere protestatario duro e puro non avrebbe premiato perché aumentare il consenso sarebbe stato possibile solo andando a pescare sulle fasce di voto che rappresentavano anche pensionati, casalinghe e dipendenti (pubblici).
Ora si aprono strade nuove e non facili da decifrare perché Grillo può crollare in un limbo oppure dare una identità politica nuova e più determinata al suo movimento , cominciando a costruire una proposta veramente dirompente, anche se basata su competenze e su toni diversi da quelli finora mostrati.
Oggi, alla luce della tornata elettorale, si può affermare che la DEMOCRAZIA CRISTIANA E’ TORNATA e si è mangiata anche lo stesso PD che oggi gongola ed esprime parole di successo pronunciate da esponenti che fino a ieri hanno fatto di tutto per emarginare lo stesso RENZI oggi osannato.
Ora vedremo i fatti !!!