Una sfida anche mediatica e televisiva quella fra Barack Obama e Bashar al-Assad. Il presidente americano concede sei interviste a reti televisive statunitensi: andranno in onda lunedì sera, spianando la strada al discorso alla nazione in programma martedì alle 21.00 locali. Ma sempre domani, sul piccolo schermo, gli americani avranno modo di ascoltare anche il leader siriano, intervistato a Damasco da Charlie Rose, star della Cbs. Assad “brucia” in effetti sul tempo Obama, costringendo la Casa Bianca a replicare: la Cbs anticipa alcuni contenuti dell’intervista, la prima di Assad a un network americano in due anni. ”Non ci sono prove che io abbia usato armi chimiche contro la mia gente. Non sono stato io”, afferma evocando lo spettro di ”ritorsioni” in caso di attacco americano, da parte di paesi che appoggiano la Siria. Non si fa attendere la replica dell’amministrazione: ”Non ci sorprende che qualcuno che ha ucciso migliaia di persone fra la sua popolazione, inclusi centinaia di bambini con il gas, menta”.
Fanno eco le parole del capo dello staff della Casa Bianca, Denis McDonough, impegnato in una maratona televisiva con apparizioni in cinque diversi network nell’ambito della campagna a tappeto di Obama per convincere gli americani e il Congresso della necessità di un’azione militare in Siria. ”Assad sta guardando da vicino cosa accade a Washington. E’ importante inviare un messaggio chiaro” afferma McDonough, insistendo che ”un’azione limitata” è meno rischiosa dell’inazione. E soprattutto rassicurando gli americani: non sarà un altro Iraq o un altro Afghanistan. McDonough si rivolge però anche ai membri del Congresso, chiamati a esprimersi sui raid: sta a loro decidere se ci debbano essere conseguenze. La Camera dei rappresentanti rientra ufficialmente domani dalle vacanze estive e dovrebbe votare sulla Siria nella settimana del 16 settembre. Il Senato, invece, voterà mercoledì.
L’Italia non concederà le sue basi militari ad un intervento americano in Siria privo di un mandato Onu. Lo ha detto il premier Enrico Letta in una intervista alla Bbc a margine del forum Ambrosetti di Cernobbio. A una domanda sull’eventuale uso delle basi italiane, come durante l’attacco alla Libia, Letta ha risposto “è assolutamente chiaro che senza una autorizzazione delle Nazioni Unite, la nostra partecipazione attiva sarà impossibile”.




