Nino Pascoli
Il 23 Novembre scade il prossimo appuntamento al voto con le REGIONALI della Emilia Romagna. Una competizione fiacca ha caratterizzato questa tornata elettorale. Tutti i partiti, alle prese con guai di ogni genere e con scandali di vergognosa gestione di denari pubblici, si presentano al voto senza avere comunicato la cosa più importante e cioè IL PROGRAMMA ELETTORALE.
Le Regioni sono forse il vero ente che andrebbe ELIMINATO, ma le storture di una organizzazione degli apparati statali, basata su una obsoleta strutturazione post guerra, non vengono sanate. Vengono messe toppe e fatti proclami ma le mani su una riorganizzazione dello stato non ce le mette nessuno. Una Stato che oggi a livello regionale presenta ancora il conto di REGIONI a STATUTO SPECIALE in essere per motivi post bellici di protezione delle minoranze, del tutto superati.
Peraltro la vera riforma verso lo Stato federale e forse confederale, non si è mai vista. Tanti e troppi sono gli interessi in gioco che difendono posizioni di potere acquisite e sperpero di denari pubblici che vengono dissipati senza alcuna logica di servizio, ma solo per difendere pluripotentati lobbistici di infimo ordine.
Ebbene andiamo a votare in un clima di sfascio politico e di completa separazione generazionale di interessi e di visione del mondo.
Da una parte i partiti politici tradizionali che cercano di difendere il loro essere attaccati alla cadrega, dall’altra chi disgustato non andrà a votare e penserà di avere fatto una scelta coraggiosa, dimenticando che purtroppo sarà scelta vana che metterà gli eletti da una minoranza a governare per tutti.
Caso a sé il M5S che rappresenta il porto di transito per coloro che vogliono giustificare una separazione dal potere e contemporaneamente fare protesta.
Se guardiamo i programmi devo dire che parliamo di vuoto cosmico.
Dichiarazioni di intenti non supportate da numeri e conti e visione strategica.
Molte intenzioni condivisibili, molte altre poco rappresentabili in un sistema economico sofferente come quello in cui viviamo.
In ultimo il tentativo delle liste civiche fra cui quella di LIBERI CITTADINI del bravo budriese Maurizio Mazzanti.
Un tentativo di dare fiato ai Cittadini indignati dalla politica, ma anche qui il tutto si riduce a “fuori questo, fuori quello..” e nessuna strategia di programma. Peraltro la lista vede i transfughi del M5S giunti alla ribalta della cronaca proprio nella passata legislatura da una pesca di fortuna nell’anonimato pubblico.
Diciamo la verità… un guazzabuglio senza identità che si basa essenzialmente sul voto di fiducia di chi ha interesse a mantenere un sistema malato ( vari soggetti che hanno interessi personali riferiti al posto che occupano, alla azienda che rappresentano, ai denari che percepiscono e loro parenti e collegati..) e non produce alcuna innovazione.
Si voterà per rivedere il PD padrone della Regione ma si rileverà anche un grande astensionismo dal voto.
Ci saranno i risultati di rilievo del M5S che probabilmente ripeterà le quote dell’ultima tornata elettorale, ci saranno i mille rivoli dei vari partitucoli e una base ancora radicata di Forza Italia.
TANTI NON VOTERANNO.
I buoni propositi riformatori di Renzi risultano essere solo attività di propaganda non supportate da alcun cambiamento vero che DIA LA SCOSSA !!!
Dare la scossa vuole dire fare attività decise e rilevanti e non portare l’Italia dal meccanico della Fiat.
E visto che sorgerebbe lecita la domanda, “ma quale sarebbe un programma di politica strategica coraggiosa?” ecco di seguito quanto già andiamo ripetendo da tempo e si tratta di una traccia sintetica ma significativa.
1) ABOLIRE OGNI DIFFERENZA FRA LAVORO PUBBLICO E PRIVATO
2) ABOLIRE LE REGIONI A STATUTO SPECIALE E GLI ENTI AUTONOMI E DARE AVVIO ALLA RIFORMA CONFEDERALE DELLO STATO
3) ABOLIRE I MONOPOLI DI GESTIONE PENSIONISTICA e ASSISTENZIALE . OGNUNO ASI COSTRUISCA LA SUA PENSIONE E ASSISTENZA E VI SIA OBBLIGO DI FONDO dI SOLIDARIETA’ PER I DEBOLI
4) ABOLIRE OGNI SOSTITUTO DI IMPOSTA . OGNUNO RICEVA TUTTI I DENARI E FACCIA LE DICHIARAZIONE DEI REDDITI E VERSI.
5) IMPORRE TETTO DI TASSAZIONE GLOBALE MASSIMA ONNICOMPRENSIVA AL 30% PER TUTTI
6) UTILIZZARE AGENZIE DELLE ENTRATE E EQUITALIA PER FARE ATTIVITA’ DI CONCORDATO PREVENTIVO FISCALE CON TUTTI I SOGGETTI ECONOMICI IN PIANIFICAZIONE REGIONALE UNO a UNO
7) ABOLIRE IL CONCETTO DI PENSIONE “RETRIBUTIVA” REX TUNC E SENZA DISTINZIONI FRA CITTADINI
8) ABOLIRE OGNI RENDITA DI POSIZIONE
9) INCENTIVARE LA CONCORRENZA FISCALE NAZIONALE e CONFEDERALE PER ATRARRE INVESTIMENTI
10) SVILUPPARE ECONOMIA TURISTICA INTEGRATA FRA PUBBLICO E PRIVATO
Se non si avrà il coraggio di attivare una CONFERENZA delle RIFORME con delega costituzionale ad agire, noi potremo solo ritirare la macchina malandata dal meccanico, che continuerà a muovere le ruote per qualche mese, fino alla prossima officina.
In questo voto delle Regionali dell’Emilia Romagna si fotograferà solo la stanchezza di una classe politica senza identità e incapace di agire , se non per difendere se stessa dalla sparizione logica conseguenza della inutilità dannosa.
A tutti BUON VOTO e che sancisca IL VUOTO.