Donatella Mantovani, una donna di Mezzolara, è stata assalita nella nebbia di prima mattina da un uomo che voleva abusarla sessualmente. La donna abitualmente prende il treno per recarsi a lavorare alla Marcegaglia e quella mattina il treno era in ritardo e l’arrivo i stazione nella nebbia ha favorito l’aggressione dal male intenzionato, un senegalese di 22 anni poi individuato e arrestato.
Donatella deve avere passato davvero qualche minuto di terrore quando si è sentita prendere alle spalle per essere trascinata dietro a un cespuglio dove le mani dell’uomo cercavano di frugare dappertutto e palpare la sventurata preda per dare sfogo alle sue voglie sessuali.
Ma l’intento di violentare la donna, per fortuna non è andato a buon fine, visto che le urla della stessa e una stretta cintura di cuoio in vita hanno fatto desistere il violentatore, disturbato anche dal sopraggiungere di auto.
Si può ben immaginare lo shock di Donatella che però non si è persa d’animo, ha raccolto le forze e, pur in preda alla tensione, è andata dritta dai Carabinieri per denunciare l’accaduto e, successivamente identificare il senegalese autore del fatto.
Un giovane di 22 anni dimorato presso una villetta di Mezzolara su disposizione della Prefettura di Bologna appena 15 giorni fa.
Il fatto, in un momento di estrema tensione per le notizie di attualità riferite ai movimenti migratori europei, ha trovato immediatamente una eco forte sui “social” e nei dibattiti della gente.
Maurizio Mazzanti della lista civica NOI PER BUDRIO ha pubblicato un post di vicinanza alla vittima e di allarme verso la violenza e verso il pericolo di possibile recrudescenza di episodi di questo genere anche alla luce dei nuovi ingressi di persone straniere nel nostro territorio, lamentando la necessità di elevare i livelli di sicurezza e di monitorare e controllare le identità degli ospitati, al fine di dare maggiori tutele ai Cittadini.
Il Sindaco Giulio Pierini, da noi interpellato sull’argomento, ha tenuto a precisare, riguardo ai metodi di ospitalità e alle strutture ad essa preposta sul territorio, che “la gestione, i controlli, l’affidamento ai gestori è in capo alla Prefettura e in nessun modo ha competenze il Comune”.
E aggiunge , solo per precisione ” non esiste nessuna struttura in Italia che venga controllata 24 ore al giorno.Il lavoro della cooperativa Lai Momo è quello di accoglienza e integrazione che finora è stato un ottimo lavoro, non solo a Budrio”.
La voce dei Cittadini nei Social è molto variegata e spesso si nota una forte propensione a porre l’accento sulla situazione immigratoria e sul fatto che le “DONNE” per alcune religioni e per alcuni fanatici integralisti, sono considerate “esseri con minore dignità” . Questo non vi è dubbio essere un argomento di totale censura e condanna.
Ancora altri pongono l’accento sulla nostra propensione all’accoglienza, strumentale a benefici politici e di cooperative che su questo lucrano, a discapito della sicurezza e della qualità della integrazione, come della lotta rigida contro la “clandestinità” che non deve essere permessa.
Certamente il fatto riferito alla sicurezza è molto sentito e spesso anche noi da queste pagine abbiamo sollevato obiezioni sui servizi “allargati” di controllo del territorio, sulla debolezza strutturale dei Carabinieri in una area così vasta, sulla politica di sorveglianza e di decoro del territorio che sono assolutamente utili e collegate per una gestione di ordine e sicurezza medesima.
Mazzanti mostra di volere avere chiarezza sulle attività che vengono svolte dalla Lai Momo e sopratutto vuole avere certezze circa le operazioni di identificazione e di monitoraggio personale degli ospitati.
Una voce molto forte è quella di RSI Fiamma Nazionale, coordinata da Selene Ticchi D’urso di Mezzolara, che esprime molta preoccupazione verso una situazione ampia di gestione dei movimenti migratori e della accoglienza anche di clandestini, con grave preoccupazione verso le Donne, spesso oggetto di azioni violente e a volte, purtroppo, nefaste. Selene Ticchi D’Urso preannuncia un impegno forte sul territorio per dare sostegno alla vittima di questa ennesima aggressione.
Insomma pareri contrastanti e tanta indignazione per un fatto grave che però non va posto come problema riferito “al senegalese” “all’uomo nero” . Non esiste alcuna correlazione fra status personale e propensione criminale, anche se le religioni e le interpretazioni delle stesse spesso attribuiscono una importanza minore alla dignità della Donna , favorendo distorsioni quando non anche agevolando menti perverse e criminali a compiere gesti di grave lesione di diritti fondamentali.
Ribadiamo la necessità molto sentita e forte di fare azioni concrete per migliorare la sicurezza del territorio, il decoro e la pulizia, l’ordine e il presidio.
Dietro la scrivania del Presidente degli Stati Uniti Harry Truman faceva bella vista una targa di marmo, con scritto “Lo scaricabarile finisce qui”. Per quanto mi riguarda, chi (da sempre) rivendica a destra e a manca una certa politica di accoglienza e di gestione dei richiedenti asilo non puo’ poi vestire i panni di Ponzio Pilato e sollevare se stesso da qualsivoglia responsabilita’. Troppo comodo prendersi i titoli benevolenti della stampa e i plausi del partito, e poi lasciare che tutti gli altri se la vedano col problema (in primis i cittadini, poi la prefettura e le forze dell’ordine). Quando si decidera’ di smetterla di giocare con le vite dei budriesi per costruirsi la propria arrampicata arrivista di visibilita’ politica, non sara’ mai troppo tardi.
Siamo stanchi noi cittadini , pure di famiglie indiane e musulmane. Loro fanno tutto quello che vogliono e si appartano tra di loro , sono loro razzisti verso di noi. Bisogna insegnare come vivere nei condomini e come rispettarci . Sporcano, puzzano e distruggono. Chi viene in Italia deve essere controllato e seguito.
X me possono andare tutti a f……. sono antipatici scostumati ed egoisti..
ahahah! Ma dove le trovate ‘ste foto?!?!?
Perché sul primo articolo che è uscito su Budrio next non si fa alcun riferimento ad alcun cespuglio?? La storia si arricchisce di particolari quando ci mette le mani un qualche giornalista più dedito al dramma che scrive per il carlino.
Eppure abbiamo tanta gente tra noi che li difende ancora! Che tristezza
Maria Antonietta Arseno, chi li difende non ha contatto con loro