Non è difficile creare sistemi di raccolta rifiuti che generino vantaggi ai Cittadini e vantaggi alle amministrazioni locali. Di certo la base di differenziazione dei rifiuti è ritenuta da tutti la soluzione. Quello che invece è controverso e fortemente dibattuto è il sistema di raccolta. Budrio ha scelto la via rigida della raccolta porta a porta con depositi di rifiuti in casa delle famiglie . Essa rappresenta una sofferenza e un disagio molto forte sia per la igiene scarsa che questo sistema rappresenta, sia per la oggettiva complicata gestione e antiquata scelta . Nella gestione dei rifiuti Budrio ha scelto una via di attività senza una visione del futuro e senza affrontare alcuni temi importanti che questo argomento significa : 1) il ciclo dei rifiuti dalla origine; 2) il costo delle operazioni di raccolta; 3) il vantaggio per i cittadini; 4) il futuro e la visione strutturale della soluzione partire dalla edilizia e dalle attività commerciali del territorio; 5) L’educazione e la sensibilità sociale verso il tema ambientale.
Il Comune di Budrio infischiandosene altamente delle considerazioni sollevate dai Cittadini e mostrando i muscoli di una scelta fortemente invisa alla cittadinanza, ha proceduto sulla strada “talebana” di gestione della raccolta RIGIDAMENTE PUNITIVA, aprendo solo parzialmente il fronte ad alcune facilitazioni di raccolta conseguenti all’utilizzo delle “navicelle” dell’organico con conferimento spontaneo disponibile per tutti.
Sarebbe bastato operare con sistemi graduali, lavorando sul tema in modo da avere più opzioni disponibili, incentrate su raccolta porta a porta, raccolta ad isole, e raccolta presso centri commerciali . Invece la strada intrapresa dall’HERA UNICO SOGGETTO con gestione molto rigida della sola raccolta porta a porta, determina gravi difficoltà per le famiglie e pone forti interrogativi sulla effettiva volontà di questa amministrazione di dare servizi ai Cittadini che essa dovrebbe rappresentare.
Peraltro più volte abbiamo affrontato il problema della trasparenza sul RICICLO, chiedendo alla amministrazione di fornire i dati al “grammo” della effettiva destinazione dei rifiuti raccolti. Insomma , non credete sia utile sapere che fine fanno i sacrifici che i Cittadini sopportano e quali proventi producono a fronte di quali costi relativi??
Questa domanda rimane senza risposta e anche le forze politiche di opposizione, pur fortemente critiche nei confronti di questa gestione dei rifiuti, NON ENTRANO NEL MERITO di questa richiesta ma si limitano a contestare modalità e costi, peraltro molto più alti di prima.
Altro elemento importante da valutare è che questa raccolta ha prodotto una diminuzione di rifiuti conferiti e , al contempo, non c’è stata diminuzione delle attività dell’inceneritore del Frullo, che invece ha cresciuto le quantità bruciate.
Pertanto , come correttamente sollevato, dalle varie forze politiche di opposizione, fra cui M5S , Noi per Budrio e PDL, si può fortemente presumere che i rifiuti “migrino” in comuni limitrofi dove non è in atto il medesimo sistema talebano di raccolta pap.
Che si possa gestire in modo “vantaggioso , è chiaro e lo abbiamo dimostrato, lo dimostriamo e lo dimostreremo con perseveranza e concretezza.
Leggete pure il resto di questo articolo e ne avrete conferma…
La raccolta incentivante dei rifiuti arriva nelle scuole italiane. Educare fin da piccoli ad una corretta suddivisione dei rifiuti è molto importante. In questo modo i bambini e i ragazzi potranno portare avanti le buone abitudini acquisite anche da adulti. Quando la raccolta differenziata dei rifiuti è accompagnata da un incentivo, nasce un motivo in più per prestare attenzione all’ambiente (di cui purtroppo, sempre più spesso, non ci si cura).
L’educazione alla sostenibilità, al giorno d’oggi, può infatti avvenire anche grazie a degli speciali cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti destinati al riciclo, da collocare presso le scuole. Iniziative simile si trovano già in corso da tempo in diverse parti del mondo e in alcuni casi anche in Italia.
La speranza è che ricevere un bonus in euro in cambio di pet e lattine possa incentivare una raccolta differenziata corretta, soprattutto in tempi di crisi. Dai rifiuti, insomma, si potrà trarre unpiccolo guadagno, con l’obiettivo di una migliore salvaguardia dell’ambiente.
Il progetto è in partenza presso l’istituto ITI Volta di Sassuolo e presso l’Ipsia Ferrari di Maranello. I riciclatori incentivanti erogheranno dei buoni spesa per il corretto conferimento dei rifiuti, che permette l’abbattimento delle emissioni di Co2, grazie al loro successivo riciclo. I riciclatori sono in grado di riconoscere il colore delle bottiglie di plastica e di differenziarle in modo automatico.
La raccolta differenziata incentivante riguarda in particolar modo le bottiglie in PET e le lattine. Gli studenti potranno spendere il bonus ricevuto presso le attività commerciali convenzionate, con una valorizzazione dell’economia locale e dei punti vendita e dei servizi presenti sul territorio, dalparrucchiere, alla pizzeria, fino ai negozi di articoli informatici.
Ogni pezzo ha un valore di 1 centesimo, che poi viene decuplicato o addirittura centuplicato dal singolo commerciante, portando quindi ogni conferimento a valere anche 10 centesimi o 1 Euro. Nella fase di sperimentazione dell’iniziativa, curata da Eurven, i due istituti hanno raccolto ben 18 mila pezzi tra lattine, bottiglie e rifiuti adatti al riciclo.
I riciclatori sono in grado di pesare il materiale e di avvisare il sistema via sms o via e-mail quando i loro contenitori sono pieni. In questo modo potranno essere svuotati in modo rapido ed efficiente, così da avviare il prima possibile i rifiuti al riciclo. Questo sistema di raccolta permette un consistente abbattimento delle emissioni di Co2 derivanti dalla movimentazione dei rifiuti. Inoltre gli studenti e le famiglie che contribuiscono alla raccolta differenziata ricevono un Ecobonus interessante dal punto di vista del risparmio.