La Valle Benni, nel territorio di Mezzolara di Budrio, è un luogo di interesse naturistico molto importante sopratutto per la “zona umida” presente al suo interno che è riconosciuta dalla Commissione Europea per l’Ambiente come area protetta di interesse comunitario. In questa area insiste un bacino acquifero naturale che in questi giorni è interessato da un fenomeno preoccupante che preannuncia un disastro ambientale le cui cause sono tutte da scoprire. Una moria di pesci in tutto il bacino dell’area è visibile nella zona e i vari comitati lì, fra cui molto attivo quello di “mezzolara per l’ambiente” sono allarmati e stanno agendo con ogni mezzo disponibile per ricevere le attenzioni necessarie da parte delle autorità preposte, per intervenire immediatamente a cercare di arginare il fenomeno grave di moria delle specie acquifere, e determinare anche le cause di questo disastro.Purtroppo l’area di Mezzolara è notoriamente sotto osservazione dopo che nella zona sono stati impiantati siti di trasformazione delle biomasse. Non ci sono ad oggi evidenze di collegamento causale fra le due situazioni, ma gli abitanti e il comitato per l’Ambiente , oltreché le discussioni sui social da parte dei Cittadini, non risparmiano critiche e dubbi sulle attività in corso nell’area. Qualche cittadino ha anche postato dichiarazioni riferite alla attività di non meglio identificati Soggetti che avrebbero sversato nell’acqua sostanze sospette ( estratto copia del post “Li vicino c’è il nuovo impianto a Biomasse. Io abito li vicino e una volta passando ho visto un camion che scaricava della roba schiumosa in un fosso.. Non voglio accusare perchè non so di cosa si trattasse però il dubbio viene..”). Si sta sollevando, comunque, una polemica forte su cui il Comune di Budrio finora non ha preso alcuna posizione e fornito alcuna versione dei fatti. L’area di Mezzolara rappresenta una zona della campagna budriese e del vasto territorio di Budrio, nota per la sua ricchezza di elementi naturali, di cui peraltro è ricco un po’ tutto il territorio budriese ( Bagnarola, Vedrana etc..). Nell’area oggi , oltre i corpi morti dei pesci, è possibile riscontrare un forte puzzo di cadavere e di materiali organici in decomposizione. Ultimamente il Comune di Budrio ha comunicato grande interesse al tema “ambientale” intraprendendo una serie di azioni incisive sul vivere sociale di persone e famiglie, in tema di gestione dei rifiuti, attuando scelte particolarmente gravose per le Famiglie. Il dubbio e le domande che sorgono spontanee nel vedere questi scempi della natura è che a volte non si faccia giusta attenzione al tema ambientale vero e proprio, ma si preferisca interessarsi di piccole porzioni del medesimo, peraltro quelle che trovano risposte decisamente discutibili per l’interesse dei Cittadini e costi aggiuntivi per le tasche dei contribuenti.
Il fenomeno della moria dei pesci nella zona umida della Valle Benni è davvero molto preoccupante e comunque è oggettivamente un disastro ambientale che deve essere indagato a fondo al fine di comprenderne le origini e la causa, dando ogni possibile informazione alla cittadinanza che in quella zona ha visto ultimamente aprirsi una serie di fronti molto delicati per la tutela stessa dell’ambiente e della vita del territorio.
Seguiremo l’evolversi della vicenda con molta attenzione.
adesso Budrio, prima Castenaso, prima ancora S, Lazzaro,è mai possibile che chi di dovere non riesce a trovare i colpevoli???????
mi sa che a noi italiani del giardino degli altri non ce ne frega un cazzo
Manuel Tasso Tassoni