Oramai è trascorso il fatidico “periodo di prova” e i dubbi già esistenti all’inizio di questa esperienza budriese sono confermati dalle moltissime lettere di protesta, da un sondaggio promosso in strada dal nostro magazine, da continue segnalazioni sui social e da lettere alla redazione di cittadini indignati che non sono CONTRO LA GESTIONE dei rifiuti “differenziata” ma sono ASSOLUTAMENTE CONTRARI a questo modo di gestire e alla inopportuna pervicacia della amministrazione nel creare disagi ai cittadini medesimi. Altro nodo inaffrontato ma alle porte sarà quella della prossima attività sull’indifferenziato, incluso l’organico, che oggi vedono cassonetti in strada che da Novembre scompariranno. La tipologia di metodo prescelto dalla Amministrazione comunale è quello delle “BUSTE IN CASA” conservate con scrupoloso calendario da osservare , in barba ad ogni criterio riferito alla privata gestione familiare degli spazi domestici, della propria privacy, della problematica riferita a impedimenti familiari (salute) e di lavoro. Non si discute sulla opportunità di gestire in modo moderno ed efficiente la differenzazione, ma da qui a obbligare i cittadini a un “calvario calendarizzato di attività da netturbini” ce ne corre. E infatti molti sono coloro che vedono un grande favore a HERA la gestione attuale che peraltro AUMENTA I COSTI di circa 300 MILA EURO PER ANNO ( inclusa prossima indifferenziata/organica) a favore della casse stesse di HERA MULTIUTILITY ( multiprofit n.d.r.)
Di fronte a questo gli interrogativi che si pongono sono tanti
1) PERCHE’ NON ATTUARE UNA RACCOLTA CON CASSONETTI DIFFERENZIATI?
2) PERCHE’ NON FARE UN PIANO DI GESTIONE RIFIUTI MODERNO E PROGRAMMATICO?
3) PERCHE’ AUMENTARE GLI INTROITI DI HERA A DANNO DELLE FAMIGLIE CHE DEVONO GESTIRE DEPOSITO E DIFFERENZIAZIONE IN CASA?
4) PERCHE’ NON SOSPENDERE IL SERVIZIO E GESTIRE I CASSONETTI CON PRESIDIO E CONTROLLO DEGLI STESSI PER EVITARE INFRAZIONI DI SMALTIMENTO?
5) PERCHE’ NON ATTUARE PROGRAMMI DI SCOLARIZZAZIONE ALLA “GREEN AGE FOR THE FUTURE” COINVOLGENDO LE SCUOLE DI OGNI ORDINE E GRADO E LE IMPRESE LOCALI?
Di certo posso dire che tanti sverseranno i rifiuti in cassonetti dei comuni limitrofi e posso affermare in modo certo che la coscienza e cultura civile riferita ai “rifiuti” deve partire da lontano ed essere un coinvolgimento sociale e della persona oltrechè una decisione di autorità.
Il Sindaco Giulio Pierini ha portato come esempio da seguire quello di “Casalecchio di Reno” , ebbbene proprio il Resto del Carlino di alcuni giorni fa ha pubblicato un importante articolo nel quale si dava conto di una popolazione in rivolta, che portava rifiuti in comuni limitrofi e che era stanca di questa scelta di disagio sociale.
Un Amministratore convincente e che guardi al futuro non può risolvere il problema con ” occorre farlo e non ci sono fondi per fare diversamente” . Le scelte possono anche essere meditate e a volte “rinviate”. D’altronde l’esempio dei rimandi viene anche dal Governo Nazionale soprannominato Governo “SLITTA” per i tanti provvedimenti di rinvio emessi ed emittendi.
In questo caso forse una sospensione e un ripensamento sarebbero doverosi e insistere pervicacemente in soluzioni COSTOSE e DISAGEVOLI non aiuta nessuno e produce solo disagio sociale inadeguato ai tempi che stiamo vivendo.
Gaetano Memmola




Nulla da aggiungere; L’articolo esprime in fotocopia il mio pensiero.Penso altresì che la protesta ormai generalizzata,vada gestita ed evidenziata con forza nelle sedi più opportune affinchè l’apprendista stregone in arte sindaco, presti non uno ma due orecchi.