







LO AVEVAMO DENUNCIATO E DETTO !!! Quella “rotondina ” che intenderebbe disciplinare il flusso del traffico alle intersezioni via Edera con via Europa ,a Budrio, è tutto meno che una infrastruttura di sicurezza. Infatti ecco che oggi alle ore 10,30 circa l’Autobus di linea n°212 in servizio su quella tratta è venuto a un pericoloso impatto con l’operatore delle poste che in sella al suo scooter di servizio stava effettuando il routinario giro di consegna posta. La dinamica dell’incidente non è ancora chiara però il funzionario del locale ufficio postale di Budrio, intervenuto sul posto ha dichiarato ” meno male che non ci sia scappato il morto, perchè l’operatore postale è andato a finire sotto le ruote dell’autobus senza naturalmente esserne schiacciato, e riportando, pare, solo ferite e lievi contusioni”. Effettivamente la versione è confermata anche dai Cittadini accorsi sul posto che rimarcano la assoluta inadeguatezza della viabilità urbana in quel tratto di strada e in quella intersezione. Peraltro, ad una prima vista del luogo dell’impatto, si comprende chiaramente che l’Autobus, provenendo dalla via Europa in direzione trasversale di pianura, incrocia via Edera sulla destra senza avere una visuale preventiva chiara, dato che incidono alberi su luogo pubblico che non favoriscono la visibilità di sicurezza nell’occupazione della inadeguatissima “rotondina”.
Sul posto sono intervenuti prontamente i Carabinieri, i vigili Urbani che hanno provveduto ai rilievi e il 118 che ha prelevato il “fortunato” ( poteva andare molto peggio) operatore postale per condurlo all’Ospedale di Budrio per il soccorso e gli accertamenti.
Rimane il fatto che quella viabilità per Vigorso è davvero disgraziata e merita massima allerta. La rotonda, unita alla viabilità da stradello di campagna per il centro internazionale di Protesi di Budrio dell’Inail, unito alla pericolosità rilevante dell’incrocio fra Vigorso e via XXI Ottobre provenendo da Budrio con direzione Castenaso, unita alla mancanza di pista ciclabile /pedonale, merita di nuovo una denuncia ferma verso il Comune e le istituzioni preposte per fare gli interventi utili e necessari a realizzare le infrastrutture che occorrono.
Non è cosa bella morire e/o rischiare la vita per insufficienza di soldi pubblici e/o incapacità di gestione delle opere viarie da parte delle istituzioni preposte. E sarebbe bene non sentire ancora una volta il ritornello della “spending review” che oramai è una cantilena di soccorso per obitorio pubblico.



