Non posso evitare di fare una considerazione approfondita sullo stato delle cose.
Il nostro Paese si presenta alle elezioni europee con una situazione che lo vede fortemente penalizzato da una economia in grande sofferenza, da una situazione di prospettiva di lavoro molto dubbia, da una visione del futuro decisamente negativa.
Il Paese italia è in recessione e ultimo fra i Paesi europei in ordine di rapporto crescita/Pil.
Purtroppo è anche un Paese che si porta dietro 2 mila miliardi e passa di debito pubblico consolidato, che ancora oggi è in fase crescente.
La proposta culturale del Paese è ancorata a una programmazione da terzo mondo e il livello di insegnamento è pari al livello degli stipendi percepiti dal corpo insegnante, cioè BASSO LIVELLO e purtroppo illuminato solo da pochissime individualità che sono eccezione che confermano la regola.
Quando sento le mie figlie parlare in inglese capisco che siamo un Paese improbabile. Fuori dal mondo. Eppure prendono 9 in pagella. Ma chi prende 6 o 5 allora come parla , in dialetto albanese?? (sempre con massimo rispetto per la lingua nobile albanese).
Il lavoro è finalizzato ad ottenere posizioni di comodo e se potessero tutti mirerebbero a un lavoro pubblico che si traduce nella peggiore rappresentazione della mancanza di merito.
La burocrazia regolamentare basata sulle carte e sui fascicoli, nonché sui tempi di impiegati perennemente assenti e ancora piegati alle carte, nonché la iniqua rappresentazione di richieste alle imprese da miserevoli impiegatucci in divisa che devono giustificare le ore di lavoro svolte con impedimenti da proporre al lavoro privato, tutto questo è il male assoluto !
Ebbene tutto questo è l’immagine di un Paese drammaticamente piegato su se stesso.
E la rappresentazione politica di ciò è solo una declinazione di poteri forti che in penombra indicano quello che s’ha da fare e ciò che occorre evitare.
Il nostro è un Paese che adotta un sistema mafioso ed è fortemente condizionato dalle mafie sia nella gestione che nella effettiva consistenza dello stesso.
Un Paese che non può modificare i privilegi e ne è succube è un Paese MAFIOSO, che si inchina ai poteri dei privilegi.
In tutto questo c’è la chiara impossibilità da parte di chiunque abbia potere e voglia ad agire. Non può farlo se non fino al punto in cui gli venga “concesso”.
Eppure vediamo facce da matusalemmi, di DESTRA, SINISTRA e CENTRO che abitano in modo impietoso la politica, gente che sa solo fare proclami ma non porta nulla alla vita della gente.
Discorso a parte merita il sistema di Equitalia e della agenzia delle entrate, che proprio OGGI hanno trovato il via libera del Governo al loro accorpamento in unico ente.
I Sistemi vessatori, opprimenti, minacciosi e , a mio parere, molto da cupola, degli enti dianzi menzionati , nella logica di una evasione da reprimere, sono solo proclami idioti. Il Sistema conosce bene i Soggetti da colpire e i grandi numeri da spremere, ma preferisce andare a cercare il fornaio o il pasticciere, perseguitandoli fino alla morte e anche oltre, ma tant’è !!!
Le limitazioni di circolazione del denaro e le politiche che tassano fino al 75% imprenditori e aziende sono inversamente proporzionali alla capacità dello Stato di essere un “attento e capace previsore e contraente del soggetto tassato”.
In poche parole qualsiasi evasione contro quel 75% è lecita e assolutamente indispensabile, altroché proclami stupidi di evasione da latteria del paese.
Gli evasori sono i gestori di grandi capitali e i capaci loro avvocati e commercialisti in grado di costruire operazioni di ogni genere per trovare Paesi esteri disponibili ad acquisire i nostri capitali.
Il nostro Paese ha una classe politica da abbattere completamente, da estirpare , e una classe lobbistica molto potente che è da minare alle basi, se si vuole uscire dall’incubo della morte assoluta.
I politici che inscenano la tragicommedia del tutto e niente e propongono ricette di innovazione dall’interno di partiti politici TRICHECHI e CREATORI di LOBBIES , sono solo poveri e inutili soggetti che hanno solo a cuore il loro interesse privato.
Io sono un fervente e puro liberale, che reputa la libertà di azione una opportunità di crescita e un vantaggio e non un pericolo. Io credo che il merito vada conquistato sul campo e non tramite quiz e gerarchie anagrafiche protette. Io credo nel libero mercato VERO e non nella libertà controllata da stringenti interessi obbligatori e pertanto assurdi.
In uno Stato libero non possono esistere lavoratori diseguali (PRIVATI e PUBBLICI) , dove i Pubblici siano protetti, privilegiati, inamovibili e pronti a essere il vero peso parassitario di un merito basato sulle gerarchie e sulla età anagrafica.
In uno stato libero non può esserci il privilegio di Regioni e Province autonome che oltre a gestire i loro introiti , ricevono pure sussidi e non danno altro che lamentele e voglia di essere di altre nazioni. Che vadano pure alle altre Nazioni, che si sviluppi la convenzione pacifica dei nuovi confini e si autodetermino i desideri dei popoli di confine che vogliono essere austrungarici, francesi. libici o non so che . Cediamoli pacificamente e ridisegniamo i nostri confini, incassiamo e azzeriamo il debito pubblico.
In uno Stato libero non esiste l’obbligo pensionistico attraverso un UNICO ENTE GESTORE (leggasi INPS) che senza competizione, e con l’autorità monopolistica di gestione che gli è inopportunamente concessa, ha le mani su migliaia di miliardi con la accortezza dell’unico obiettivo disponibile : IL BACINO DI VOTI.
E veniamo a questa tornata elettorale.
Si va a votare per l’Europa, ma quale Europa, quella della gestione finanziaria o quella che dovrebbe invece regolare una alleanza federale di popoli. Nessuno parla di alleanza federale di popoli, tutti parlano di economie da tenere sotto osservazione e di regole e discipline dello sviluppo delle medesime. Questo non è accettabile. Io sono convinto che il percorso europeo vada preservato e salvaguardato, ma occorre che gli obiettivi, a tanti anni dalla nascita di questa Europa burocrate e finanziaria, siano quelli di una Europa dei Popoli e della gestione dei grandi temi sociali e poltici in modo comune. Un motore per il futuro, e non un gestore dei denari e della elargizione dei medesimi.
Oggi hanno votato alcuni Paesi e i dati sono di una affluenza vicina al 30% e di un grande voto di protesta.
In Italia il voto europeo sarà più un voto politico interno che una previsione di sviluppo per l’Europa. Il risultato influirà pesantemente sulla politica interna.
Occorre assolutamente ANDARE AL VOTO !!
Da liberale direi che la proposta politica è del tutto inadeguata e assolutamente negativa. Mi piacerebbe dare il mio voto a BOLDRIN di Fare per Fermare il Declino, ma questo sarebbe solo un voto nel nulla.
I Cittadini italiani, dice Grillo, sono molto migliori della classe politica che li rappresenta , e i volti di cittadini comuni nell’agone politico, hanno scombinato le carte a tanti. Certo le “competenze” e le “eccellenze” e il sapere discernere di ciò che s’ha da fare e cosa no nei salotti della politica universitaria… ma la gente muore e i piccoli numeri non servono a nulla.
Mi piacerebbe dire che Grillo e il suo movimento sono il nulla propositivo e purtroppo sono una armata brancalone, peraltro abitata da incerti figuri in cerca di successo e di ribalta, che preoccupano non poco.
Eppure come non considerare che questo movimento abbia davvero messo la dinamite nel sedere di questi arroganti e prepotenti gerarchi della geriatria politica da inciucio.
Il Movimento 5 Stelle li ha e li sta facendo traballare, tremare, vivere nell’angoscia, che spesso spinge a dire : ” attenzione potremmo andare nella dittatura di Grillo, nella gestione del Comico satiro, nel fallimento senza appello… !!! “.
No , Amici, il vero grande problema è che questa classe dirigente impropria, marcia, politicamente collusa e mafiosa, abitata non solo dai politici, ma dai burocrati, dai funzionari anonimi, dai gerarchi dei timbri e dai sindacati della cultura di apparato, che parlano di diritti ma sono incapaci di rispettare i DOVERI, HA FALLITO !!!
Indro Montanelli avrebbe detto che occorreva “turarsi il naso” e votare per una STRATEGIA dei numeri possibile, che dia una speranza, che faccia scossare e crollare, se possibile , la conduzione MAFIOSA, COLLUSA, BUROCRATICA, incline al DEBITO PUBBLICO e ALLE TASSE di questo sistema malato.
Qualcuno dirà che poi il M5S in Europa dovrà pure “attaccarsi” a qualcuno. Lo reputo un falso problema. Grillo si attaccherà a chi potrà essere portatore di una Europa dei popoli e non delle lobbies. Ma nel frattempo avverto ancora che questo sarà un voto politico segnale indiscutibile per l’Italia.
E’ qui che si gioca la partita per dare una leadership diversa al nostro Paese.
IO VOTERO’ MOVIMENTO 5 STELLE !!!
Gaetano Memmola
Un post di grande spessore, una visione lucida dell’attuale momento storico, una lungimirante strategia politica e personale, una speranza nuova per il futuro delle mie e delle tue figlie. Con questo non sto dicendo che la tua visione del futuro sia esattamente come la mia ma sono onorato di fare questa prima parte del percorso per un’Italia migliore al tuo fianco.