Il Sindaco Pierini al Palamezzolara ha trasmesso tranquillità e ha voluto dare indicazioni che non ci sono allarmi ambientali. La moria dei pesci è stata causata dalla azione dell’uomo, che ha aperto le paratie con scopi di pesca di frodo. L’acqua “è pulitissima”, lo dimostrano le analisi dell’arpa e si attendono gli ulteriori risultati della Ausl, ma ad oggi, secondo quanto comunicato dal Primo Cittadino Pierini, tutto è da ascriversi a atto doloso da parte di terzi non identificati e contro i quali sono in corso indagini. La Valle Benni, ricordiamolo a solo cenno di storia, è un luogo di incredibile valore ambientale e storico e rappresenta un esempio di quanto il nostro territorio possa esprimere in tema ambientale, pur nella contrastata logica delle ultime amministrazioni a guida PD , che hanno favorito la attività di sfruttamento produttivo del sito e dei luoghi limitrofi , permettendo l’insediamento di contestatissime centrali a biogas con alimentazione non autonoma e “in situ”. Nel 1951 nacque la Fondazione BENNI che è stata la conseguenza fortemente voluta da DEMETRIO BENNI, un uomo ricco, ma al contempo attento alla solidarietà e ai più poveri. La Tenuta Benni è stata un lascito che avrebbe dovuto produrre lavoro, occupazione e profitti da condividere con le fasce sociali più deboli, attraverso opere e interventi utili in tale senso e concrete testimonianze cui la Fondazione Benni è preposta per Statuto. Il Comune di Budrio, che si dice estraneo alle attività della Valle Benni, in realtà non lo è per nulla visto che 2 membri del Consiglio di Amministrazione della Fondazione sono di nomina del Comune di Budrio. Occorre dire che la Fondazione Benni ha dato seguito a una serie di iniziative che forse non erano proprio nelle volontà espresse da Demetrio Benni , fra le quali la creazione di una SpA, la Service Cento, di cui la fondazione medesima detiene il 100% e che il Comune di Budrio ha ampiamente utilizzato per varie imprese, fra le quali le più recenti sono quelle riferite all’Area della Apea di Cento, di cui ben nota è la polemica sul nascente Centro Commerciale. Ma altra attività importante è stata proprio quella riferita alla creazione dell’Impianto a Biomasse che tanto è stato contrastato dalla cittadinanza mezzolarese e non solo. Rimangono molti dubbi sulla effettiva esaustività di quanto comunicato in modo tranquillizzante dal Sindaco Pierini. I dubbi sono riferiti a fatti per i quali formuliamo le seguenti domande che ci aspetteremmo vedere soddisfatte da altrettante risposte del Comune di Budrio, in quanto responsabile diretto della gestione e della governance della Fondazione Benni, cui è sottoposto il controllo della Valle e la sua integrità ambientale.
1) COME MAI L’APERTURA DELLE PARATIE E’ STATA RILEVATA SOLO MOLTO TEMPO DOPO IL SUO ACCADIMENTO E SOLO DOPO CHE I CITTADINI AVEVANO DENUNCIATO LA PRESENZA DI MOLTISSIMI PESCI MORTI?
2) ESISTE UN CONTROLLO DELL’AREA PROTETTA E DA CHI E CON QUALE FREQUENZA ESSO E’ EFFETTUATO?
3) CHI HA VENTILATO L’IPOTESI CHE POSSA ESSERSI TRATTATO DI ATTIVITA’ FINALIZZATA A PESCA DI FRODO E IN BASE A QUALI ELEMENTI E INDIZI?
4) QUALE SAREBBE STATO IL PROFITTO DI PESCATORI DI FRODO CHE LO AVREBBERO VISTO SVANIRE CON LA MORTE E L’ABBANDONO DI TONNELLATE DI PESCE SENZA POTERNE ACQUISIRE IL BOTTINO?
5) CHI HA PESATO LE QUANTITA’ DI PESCE MORTO?
6) SONO STATI FATTI CONTROLLI BIOPTICI SUI PESCI MORTI AL FINE DI VERIFICARE CON ESATTEZZA IL MOTIVO DELLE MORTI? E CHI LI HA FATTI E SU QUANTI PESCI?
7) PERCHE’ LE ACQUE PRESENTANO UN COLORE ROSSICCIO NON PROPRIO USUALE PER UN BACINO CON ACQUE PURE E LIMPIDE COME SI DICE ESSERE?
8) SONO STATI FATTI PRELIEVI A MONTE E A VALLE DELLA ZONA CHE HA PRESENTATO MORIA DI PESCI?
9) IN CHE DIREZIONE SI SVOLGONO LE INDAGINI PER SCOPRIRE I COLPEVOLI DELLO SCEMPIO E COME SI INTENDE EVITARE IN FUTURO CHE ACCADANO EPISODI DI QUESTO GENERE?
10) PERCHE’ L’ARPA NON RISPONDE UFFICIALMENTE ALLE RICHIESTE DEGLI ORGANI DI STAMPA?
Avremmo davvero piacere che la nostra Amministrazione Comunale desse risposte esaustive alle domande sopra illustrate perché accade che le riunioni, a volte, possano non essere presenziate dalla gente e compete a tutti, sopratutto agli organi pubblici preposti sia alla governance della Valle che alla gestione del territorio, di essere trasparenti e molto dettagliati nel fornire spiegazioni agli organi di stampa che servono proprio a questo e di cui il Comune spesso e volentieri snobba la funzione.
La Valle Benni è stata oggetto di un disastro ambientale le cui cause forse non sono esattamente quelle indicate dal Sindaco Pierini.
In occasione del disastro di Fukushima, il governatore della regione giapponese per dare tranquillità alla popolazione mangiò pesci e bevve acqua del bacino contaminato, per dare quella dimostrazione di certezza delle cose che poi si dimostrò molto dannosa per la salute del medesimo governatore.
Non chiediamo al Sindaco Pierini di mangiarsi un bel pesce della Valle Benni appena pescato o di bere un bel beverone di acqua purissima e buonissima, perché non vorremmo avere poi sulla coscienza eventuali conseguenze che porterebbero alla prematura perdita del nostro amato Primo Cittadino, ma chiediamo quanto meno di avere meno certezze sulle cause comunicate con così tanta sicurezza, e di ricercare con meticolosità ogni approfondimento scientifico atto a fugare il sospetto legittimo oltre ogni ragionevole dubbio.