Portiamo un contributo tratto da un esaustivo articolo de “LA VOCE DEL TRENTINO” che di seguito riportiamo per fare comprendere alla amministrazione budriese quanto sia poco vicina ai bisogni della gente la modalità di raccolta instaurata nel nostro paese. E quanto sia importante ricevere I DATI di valore riferiti ai RICAVI che la differenziazione genera. E sono disponibili sul sito del Comune di Trento i dati esaustivi su ogni tipo di raccolta sia in termini di quantità, che di costi che di relativi ricavi. Questo noi chiediamo insistentemente da mesi ricevendo solo risposte schizofreniche o, il che è peggio, NON RICEVENDO ALCUNA RISPOSTA. Buona lettura
“A Trento continua ad aumentare la raccolta differenziata: a maggio il valore medio si è attestato al 78,3 per cento, circa quattro punti percentuali in più rispetto allo stesso mese del 2013.
Se non si considera il contributo dello spazzamento la percentuale sfiora l’80 per cento, mentre il valore medio annuo si attesta al 77,5 per cento. Una conferma viene dal dato relativo alla quantità di rifiuti indifferenziati inviati in discarica: tra maggio di quest’anno e lo stesso mese dell’anno scorso il residuo si è ridotto del 18,5 per cento, passando da 6.345 a 5.169 tonnellate.
Nei primi cinque mesi dell’anno, infine, è diminuita del 2,8 per cento la produzione totale di rifiuti rispetto allo stesso periodo del 2013, passando da 23.627 tonnellate a 22.972 tonnellate. In aumento anche i ricavi provenienti dalla raccolta differenziata, che a maggio si attestano a 811.672,81 euro, ma che secondo il piano finanziario di Dolomiti Energia arriveranno a fine anno a 2.022.000 euro, facendo registrare un aumento del 15,4 per cento rispetto all’anno precedente.
Il ricavo maggiore deriva dagli imballaggi (957.300 euro) e da carta e cartone (rispettivamente 420.300 e 237.900 euro), seguiti dal vetro (91.700 euro) e da materiali vari conferiti ai centri di raccolta zonali e ai centri di raccolta materiali (314.800 euro). Importante anche il ricavo derivante da abiti usati (550 euro a tonnellata), olio alimentare (250 euro a tonnellata), metalli (da 206 a 291 euro a tonnellata), che ribadisce, accanto all’aspetto di tutela dell’ambiente, l’importanza di conferire correttamente tali materiali ai centri di raccolta.
Il ricavo derivante dalla vendita di materiali riciclabili contribuisce in misura rilevante al contenimento delle tariffe (meno 11,6%), coprendo parte dei costi di gestione del servizio di igiene urbana, che per legge devono essere interamente recuperati con la tariffa pagata dagli utenti.
Nell’ipotesi che tutto il rifiuto differenziato venisse conferito in discarica, si tratterebbe di smaltire più di 42mila tonnellate di rifiuti, con una spesa che supererebbe i 6 milioni di euro. Dunque riciclando si attiva un circolo virtuoso che permette di ridurre il costo del servizio a carico di cittadini e imprese. Al vantaggio economico si aggiunge quello ambientale: i materiali riciclati diventano base per la creazione di nuovi prodotti, riducendo al minimo l’impatto sull’ambiente, la produzione e l’utilizzo di nuovi materiali.
Quest’anno tra l’altro si registra si registra un ulteriore incremento del 4% circa per effetto del nuovo accordo Anci-Conai sui rifiuti di imballaggio (cartone, barattoli e lattine, imballaggi in plastica e vetro). Per quanto riguarda l’abbandono di rifiuti e la comparsa sul territorio di zone di discarica abusiva, il territorio risulta fortemente presidiato grazie in primo luogo alle segnalazioni dirette che arrivano dai cittadini, sulla base delle quali risultano costanti gli interventi effettuati: 168 nel 2010, 139 nel 2011, 113 nel 2012 e 160 nel 2013, mentre nei primi sei mesi di quest’anno Dolomiti Energia è intervenuta 69 volte.
A partire dal 2012 si aggiungono le segnalazioni pervenute nell’ambito dell’attività di controllo svolta da parte del servizio Ambiente e della Polizia locale. Gli interventi effettuati in questi casi sono aumentati sensibilmente dai 63 ai 143 del 2013. Nei primi sei mesi di quest’anno se ne contano 71. A breve sarà introdotta sulle isole ecologiche del centro cittadino un’attività di fotocontrollo tramite installazione di telecamere che permetterà di verificare puntualmente la raccolta differenziata e il corretto utilizzo dei sacchetti verdi marcati Tares per il conferimento del rifiuto residuo non riciclabile.” (LA VOCE DEL TRENTINO)